La storia
C’è chi afferma che in determinate fasi della vita non siamo noi a scegliere il luogo in cui vivere o la casa in cui abitare ma il contrario: è quel luogo che ti chiama, quella casa che ti sceglie… Non sappiamo se sia vero ma una cosa è certa: dalla prima volta in cui ci imbattemmo in Cà del Buio, sebbene fosse in condizioni di abbandono e destinata a divenire un rudere, in noi prese forma quell’idea di cambiamento di cui eravamo in cerca.



E forse non fu un caso se quel giorno in cui ci sedemmo sul muretto di pietra ad osservarla eravamo ancora in attesa di Cecilia, che a poco a poco cresceva dentro il pancione di Rosa, e se il respirare, per quei brevi istanti, l’aria di questi luoghi inselvatichiti ispirò in lei, quasi di getto, un pensiero poetico.

Riflessi antichi
Su rosee pietre
Sussurrano nel bosco
Tra le ombre del passato.
Pulviscoli luminosi
si rispecchiano
nella Cascina del Buio.
Presenze che attraggono
Materia connessa
In legami
Con un selvatico fiorir di vita.


Prima ancora di acquisire la proprietà della Cascina il territorio ha cominciato a parlarci di lei: l’abbiamo incontrata, immortalata su un grande pannello fotografico, nello splendido Museo Archeologico del Finale in Finalborgo, come esempio testimoniale dell’architettura rurale e del paesaggio terrazzato tipici di questo lembo di Liguria;
l’abbiamo scovata in riviste e pubblicazioni editoriali, consentendoci di poterla osservare così com’era quasi 100 anni fa.





E così la curiosità si è fatta strada e la ricerca di storie ed informazioni sulla casa è divenuta attiva facendoci scoprire che tante persone, nella zona di Perti e di Finale, avevano ricordi e aneddoti che la riguardavano. La casa ci stava guidando alla scoperta del territorio e della sua storia millenaria nonchè all’incontro delle persone che lo abitano e lo amano…

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Il recupero e la ristrutturazione
Abbiamo senz’altro ancora molto da scoprire sulla storia di Cà del Buio ma, grazie anche al competente apporto del Prof. Giovanni Murialdo del Museo Archeologico del Finale sappiamo che i materiali che secoli fa vennero utilizzati per la sua costruzione (solo pietra rosa del Finale) e le tecniche costruttive dei vari volumi che nel tempo si sono affiancati l’uno all’altro consentono di datare il nucleo più antico nel ‘400 sino ai successivi ampliamenti databili tra il ‘600 ed il ‘700.


E allora, appena comprammo “la casa di pietra col tetto di legno” (così la battezzammo con la piccola Cecilia!) la sfida divenne quella di realizzare un intervento capace di mantenere l’essenza estetica e architettonica di un antico edificio in pietra, punto di riferimento per gli abitanti della zona, trasformandolo in una abitazione ed una struttura ricettiva efficiente dal punto di vista energetico e in grado di assicurare moderne ed idonee condizioni di comfort abitativo.
In una parola: sostenibilità.
I punti di attenzione sono stati tantissimi ed hanno riguardato tutto: dai materiali di costruzione, agli arredi, sino al recupero dei muretti a secco.
Per non dover nascondere sotto un cappotto la Pietra del Finale che caratterizza la struttura portante dell’edificio, si è scelto di isolarlo dall’interno, utilizzando materiali naturali, igroscopici e privi di agenti nocivi, per garantire la salubrità degli ambienti abitativi.




Per i tetti è stata utilizzata la fibra di legno perché in grado di garantire un’ottima performance non solo contro il freddo invernale, ma anche contro il caldo estivo.
Per isolare la struttura dal terreno ed assicurare resistenza all’umidità si sono effettuati scavi interni così da consentire la posa di un vespaio areato; al medesimo scopo ed a risoluzione delle infiltrazioni d’acqua si è realizzata un’intercapedine lungo l’intero perimetro dell’abitazione.




Serramenti in legno di castagno a doppio vetro e argon, opportunamente schermati ai raggi UV, completano l’involucro.

Per riscaldare gli ambienti abbiamo optato per un sistema emissivo a pavimento di ridotto spessore per limitare al minimo le temperature di funzionamento e, di conseguenza, i consumi.
La ventilazione meccanica controllata (VMC), per la regolazione dell’aria interna, il mantenimento di ambienti salubri e l’efficientamento energetico, completa al meglio la soluzione impiantistica.
Il tutto è alimentato da una pompa di calore ad altra efficienza che, a sua volta, è alimentata da un impianto fotovoltaico che ci consente di autoprodurre energia.



Sono state installate soluzioni per l'illuminazione a bassissimo consumo e sensori crepuscolari.


L’uso efficiente della risorsa idrica è assicurato da riduttori di flusso, sistemi di recupero delle acque meteoriche e da un impianto di fitodepurazione.
Tutto questo accompagnato dall’attento smontaggio, trattamento e riuso dei materiali recuperati durante le fasi di cantiere come porte, travi, tavolati, coppi in cotto ecc.
Il materiale ligneo della casa non più utilizzabile a scopo edile, è stato affidato a falegnami ed artigiani locali per la realizzazione di arredi e mobili per il Bed & Breakfast.








Per il materiale che necessariamente si è dovuto acquistare abbiamo seguito criteri di naturalità, salubrità, prossimità e certificazione della filiera di provenienza; e così il legno da costruzione e per gli infissi proviene da risorse boschive di prossimità; il legno per il rivestimento dei pavimenti proviene da foreste certificate FSC (ovvero Correttamente Gestite); i pavimenti in cotto naturale sono 100% Made in Italy e fatti a mano.
(bellissimo visitare le fornaci imprunetine!)
Un aspetto importante, cui molto abbiamo tenuto nella conduzione del cantiere sino alle fasi dell’arredo, è stato il coinvolgimento di maestranze e artigiani locali: fabbro, falegname, marmista, segheria, maestranze edili ed altri hanno espresso le competenze del territorio, per un progetto del territorio e di questo li ringraziamo.
E come dimenticare l’apporto silenzioso e prezioso di nonno Vincenzo? Capace, con le sue mani, di realizzare tante cose e, su tutte, la staccionata 100% green?





Così, dopo decenni di abbandono la cascina ha goduto di un attento intervento di recupero.
I lavori sono cominciati alla fine del 2019 e si sono conclusi alla fine del 2022, rendendo disponibile l’immobile per la sua interezza: una porzione è divenuta l’abitazione della nostra famiglia, mentre un secondo volume è stato progettato per la ricezione turistica, ed è lì che nasce Cà del Buio eco B&B.





Oggi Cà del Buio è ancora un immobile del ‘400 ma con le performance di una casa moderna, sostenibile, efficiente.
Il recupero pone oggi questo manufatto, con sei secoli di storia alle spalle, in Classe Energetica A4 ovvero il massimo ottenibile in fatto di Prestazione Globale per un fabbricato.




La certificazione casa clima
Tutto ciò ci ha consentito di poter ottenere la Certificazione Casa Clima.
Per noi aderire al protocollo Casa Clima ha assunto un significato molto pratico: dotarci di uno strumento.
Uno strumento grazie al quale poter raggiungere in maniera organica ed oggettiva gli obiettivi di sostenibilità cui ambivamo sin dall’inizio: riduzione dei nostri impatti ambientali, limitare l’uso delle risorse naturali, ottimizzare l’efficienza energetica, garantire il benessere nostro, che ci abitiamo, e degli ospiti, che ci scelgono.


Arrivare alla certificazione, con successo, ha significato anche mettere le nostre scelte a confronto con un ente terzo: sottoporci a verifiche documentali, sostenere controlli in cantiere, e provare con test strumentali il rispetto di precisi parametri per garantire:

la Tenuta all’Aria dell’involucro attraverso la prova strumentale del Blower Door Test.
l’assenza nel suolo del Gas Radon, radioattivo naturale potenzialmente dannoso per la salute umana: da provare tramite misurazione strumentale.
il Comfort Acustico: da ottenersi attraverso l’utilizzo di materiali da costruzione fonoassorbenti e da verificare strumentalmente con una indagine acustica.
l’assenza di sostanze nocive come la formaldeide, metalli pesanti, stagno e piombo dai materiali da costruzione e per le finiture interne ed esterne: da provarsi attraverso certificati e schede tecniche.
Aderire al protocollo Casa Clima ci ha consentito di entrare in contatto con le professionalità capaci di guidarci in questo percorso e portare Cà del Buio Eco B&B ad essere la prima struttura ricettiva della Liguria ad aver conseguito la Certificazione Casa Clima Welcome.
Non era il nostro scopo iniziale, ma è una grande soddisfazione!